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2ª Edizione

MANIFESTO

Il festival Piante Maestre è un organismo vivente

Cresce, si intreccia, si trasforma.
Come ogni organismo, ha un ciclo.
Nasce nel buio fertile del micelio e si apre alla luce sotto forma di fiore.
Il nostro manifesto segue questo ritmo naturale: Micelio. Radici. Fiori. Semi.
Quattro tappe per un’esperienza che è insieme memoria, immersione e futuro.
Quattro passaggi per chi vuole lasciarsi attraversare e trasformare, fiorire.

Sotto la pelle
tessere antiche parlano —
io sono rete.

Micelio

Scendo in segreto,
stringo il buio della terra —
sono memoria.

Radici

Apro il mio petto,
un'offerta al vento e al sole —
dentro, la soglia.

Fiori

Dentro mi porto
l’eco d’un mondo intero —
attendo il tempo.

Semi

Questo festival nasce da un intreccio sotterraneo di conoscenze, esperienze, visioni. Come un micelio invisibile, si nutre della memoria di un luogo speciale: una libreria storica, nata nel 1968, rifugio per chi cercava risposte oltre la superficie. Un punto di riferimento che ha accolto il confronto inter-religioso, la spiritualità non convenzionale, la curiosità radicale.

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Nel silenzio del sottosuolo, il pensiero critico ha attecchito. Oggi, questa eredità si rinnova: con uno sguardo aperto al futuro e radici ben piantate nella libertà di pensiero, continuiamo a coltivare un ecosistema di idee, un terreno fertile dove possa germogliare la controcultura.

Guardiamo alle Piante Maestre come a radici viventi della nostra memoria collettiva. Utilizzate da millenni dalle culture indigene, non sono solo strumenti terapeutici o spirituali: sono alleate, guide, esseri senzienti.
Non sono al servizio dell’umanità, ma insegnanti che ci ricordano come vivere in equilibrio.

Il festival vuole riattivare questa relazione profonda e dimenticata. Risvegliare un ascolto sottile, riscoprire il linguaggio nascosto del

Come radici che si intrecciano sotto la superficie, la nostra coscienza si espande quando torniamo a sentire. Le radici delle piante si cercano e comunicano, così anche noi possiamo reimparare a sentirci parte di un sistema più grande, di una rete viva.

Esiste un altro regno, invisibile ma presente: quello della coscienza.
Un territorio misterioso per la scienza, sacro per le tradizioni spirituali.

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REGNO VEGETALE

Ogni pianta ha una voce, un sapere. Ci invita a rallentare, ad ascoltare, a riconnetterci.

La prima edizione del festival ha aperto uno spazio di esplorazione della coscienza, riconoscendola non solo come esperienza spirituale, ma anche come possibilità concreta di cura. Le Piante Maestre, in un ambiente sicuro e consapevole, diventano strumenti di esplorazione interiore. Con il supporto della psicoterapia assistita da psichedelici, ci aiutano a sciogliere blocchi, a rielaborare traumi, ad ampliare la percezione.

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Viviamo in una società che premia le sostanze che aumentano la produttività e demonizza quelle che ci riportano a noi stessi.
Portare Piante Maestre a Milano è un atto poetico e politico: è un fiore che sboccia nell’asfalto, una crepa nel cemento, un’idea radicale che trova casa nel cuore della città.

Da radici sotterranee, queste voci stanno salendo in superficie. Con l’aiuto di reti vive e strutturate, vogliamo farle fiorire ovunque ci sia terreno fertile.

Non siamo isole. Siamo semi dello stesso campo, cellule di una coscienza condivisa.
Molte esperienze transpersonali, rituali e psichiche, ci ricordano che non siamo separati.
Piante Maestre è un esperimento collettivo: una comunità temporanea dove la parola, il rito e il silenzio costruiscono un cerchio sacro.

Nel cerchio, ogni viaggio personale si unisce a quello dell’altro.
La trasformazione non è solo individuale, ma corale.
È qui che l’esperienza del festival diventa futuro: un seme piantato nella coscienza, pronto a germogliare nella vita quotidiana di chi partecipa.

Lo accetti questo invito A entrare nel cerchio, a essere seme dello stesso campo, cellula

INNER LIGHT, SHARED FIRE

Due giorni per ascoltare, immergersi, integrare.
Due giorni per far sbocciare fiori interiori e spargere semi di consapevolezza.

Siamo pronti a coltivare un mondo dove la cura sia collettiva, dove la spiritualità e la scienza possano camminare insieme, Apollo e Dioniso tenersi per mano, dove il pensiero critico non sia un’eccezione ma una pratica quotidiana.

Se senti il richiamo, unisciti a noi.

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