Come insegna Pierre Hadot, la filosofia antica era anzitutto un esercizio spirituale e ogni conoscenza, fosse essa pratica o teorica, traeva le sue origini dall’esperienza vissuta. Questo vale anche per agli aspetti apparentemente più astratti del pensiero antico, soprattutto di stampo platonico, laddove la conoscenze razionale è sempre affiancata a una conoscenza visionaria, che permette all’uomo di entrare in contatto con il segreto invisibile dell’universo – di renderlo, per un momento, tangibile e visibile. La fonte di tale conoscenza non era soltanto simbolica o intellettuale. Tra le righe delle esperienze descritte nei testi platonici e tra le fonti, letterarie e archeologiche, dei Misteri Eleusini, è possibile risalire alle origini di un segreto psicoattivo o, meglio, enteogeno, che per millenni accompagnò l’uomo fino alla soglia della morte, permettendogli, come scrive Pindaro, di morire beato. Durante questo dialogo, affronteremo le sostanze alla base delle esperienze enteogene antiche.